Interval training e biofeedback

Interval training e biofeedback

Interval training
Interval training

Il biofeedback contribuisce alle gestione delle problematiche e della performance durante allenamento in Interval training. Il biofeedback è una terapia naturale basata sulla interazione tra paziente e uno specchio tecnologico tale da indurre nel paziente un controllo del suo comportamento. La maggior parte delle variabili della vita biologica sono gestite dal sistema nervoso centrale sottocorticali che elaborano automaticamente un comportamento adattativo. Il biofeedback non presenta rischi collaterali per l’atleta ed è pienamente compatibile con l’etica sportiva.

L’ Interval training è un allenamento sportivo discontinuo caratterizzato da una successione di esercizi di bassa e alta intensità intervallati. I periodi di alta intensità sono in genere in corrispondenza o vicini all’esercizio anaerobico, mentre i tempi di recupero possono coinvolgere sia completo riposo o attività di minore intensità.

L’ Interval Training si contrappone all’altra grande categoria di allenamenti cardiovascolari rappresentata dall’ Endurance training, ovvero un metodo di allenamento che prevede di mantenere la frequenza cardiaca costante, in genere entro un  di range intensità stabilito dagli obiettivi da raggiungere. L’ Interval Training può essere descritto come un breve periodo di lavoro seguito da riposo. L’obiettivo principale è quello di migliorare la velocità e la forma fisica cardiovascolare. L’ Interval Training può riferirsi a qualsiasi organizzazione di esercizio cardiovascolare ed è importante nella routine di allenamento per molti sport. Sebbene l’ Interval Training possa riferirsi ad ogni tipologia di allenamento sportivo, nella alta performance si utilizza una forma  intensa in cui si alterna una fase anaerobica ad una fase aerobica denominata High Intensity Interval Training (HIIT).

Interval training significa allenamento intervallato, riferendosi al fatto che l’atleta esegue una prestazione fisica per un certo periodo di tempo ad un maggiore intensità e battito cardiaco, interrotta da periodi di recupero, prima di tornare a svolgere la prestazione fisica. L’ Interval Training è un metodo di allenamento molto diffuso in funzione della sua efficacia nel miglioramento dell’attività cardiovascolare e anche per la sua capacità di allenamento completo.  L’ Interval Training può essere un mezzo efficace per innalzare la soglia anaerobica in un atleta, soglia che, secondo quanto appurato, è un fattore significativo delle prestazioni per le gare di lunga distanza.  Questo metodo di allenamento può essere il più efficace nell’indurre la perdita di grasso  e aumento della massa muscolare rispetto ad un semplice allenamento a un livello di intensità moderata della stessa durata. Ciò è dovuto all’aumento del metabolismo dovuto agli intervalli ad alta intensità.

Il biofeedback è applicato per migliorare le prestazioni  durante l’ Interval Training, gestendo  l’infiammazione e lo stress . Le risposte adattative in allenamento al fine di implementare le prestazioni sportive  costituiscono uno stress fisico, mentale o emozionale. Le prestazioni in Interval training dipendono dal sistema metabolico, neurovegetativo, endocrino, immunitario e dalla serenità del soggetto osservato. In ogni caso la prestazione  coincide con una fase di preparazione atletica che implica stress, flogosi, acidificazione tissulare e dolore.  In tale contesto è utile il biofeedback perchè gestendo in modo naturale le risposte  a stress contribuisce ad aumentare le prestazioni. IL biofeedback nella preparazione atletica con High Intensity Interval  training è utilizzata per :

  • gestione del dolore
  • gestione della respirazione coerente con performance
  • gestione della infiammazione
  • gestione dello stress fisico, emozionale e mentale

Il biofeedback è una terapia efficiente  e non evidenzia gli effetti collaterali  e etici connessi invece all’uso dei farmaci.  Il biofeedback  durante High Intensity Interval training al contrario contribuisce a ridurre il fabbisogno di farmaci per via sistemica di coloro che per le più svariate ragioni dovesssero assumerli.   La retroazione nel biofeedback del segnale elettrodermico consente di rigenerare la ripolarizzazione cellulare significa abbassare significativamente i processi flogistici. Il biofeedback del segnale elettrodermico è  una terapia idonea a ristabilire un equilibrio del sistema neurovegetativo. Il corretto rapporto tra sistema simpatico e parasimpatico è fondamentale per contenere le molteplici risposte adattative implicate  nello stress durante Interval e in partcolare High Intensity Interval  training.

Il biofeedback respiratorio permette al paziente una sincronizzazione tra ritmo respiratorio e ritmo cardiaco.  La relazione coerente tra queste due variabili della vita, induce una attivazione del sistema nervoso autonomo parasimpatico, tale da attivare un miglioramento in della performance e resistenza durante High Intensity Interval training .  Durante il trattamento  con il biofeedback respiratorio lo sportivo impara ad usare la respirazione in modo consapevole, superando  durante la gara i limiti della respirazione automatica.  Lo sportivo prima delle prestazioni è connesso ad un fotopletismografo in grado di valutare il funzionamento del sistema nervoso autonomo che dopo aver misurato le variabili dipendenti dal sistema nervoso simpatico e parasimpatico, elabora un ritmo respiratorio che chi pratica sport intensivamente è  chiamato a seguire tramite un visualizzatore grafico appositamente concepito.

 Il biofeedback è prescritto e somministrato da un medico dopo una valutazione dello sportivo  secondo un preciso protocollo di inclusione nel trattamento. Le interazioni con la nutrizione, la tipologia di allenamento, la prestazione in gara e soprattutto con ogni forma di altra terapia è oggetto di valutazione preliminare al trattamento.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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