Rachialgia e biofeedback

Strappo muscolare e biofeedback

Strappo muscolare e biofeedback
Strappo muscolare e biofeedback

Per lo strappo muscolare si applica il  biofeedback del segnale elettrodermico per gestire la flogosi e lo stress eventualmente correlato. Nel biofeedback il paziente è connesso ad una apparecchiatura che retroaziona il segnale elettrodermico prelevato dal paziente. Il biofeedback  è una terapia naturale priva di effetti indesiderati, che contribuisce a ridurre o evitare terapia maggiormente invasiva.  La strappo muscolare  dovuto ad una flogosi acuta o traumatica di un muscolo o di una zona muscolare

Uno strappo muscolare  è una lesione di un gruppo di fibre che segue una biomeccanica errata o in modo ripetitivo o estemporaneo.  Uno strappo muscolare si cura  con il riposo, massaggio   e terapia  contro la flogosi.  Uno strappo muscolare si presenta caratteristicamente con dolore edema e eventuale formazione di un versamento.  Nel caso di una rottura completa sono presenti anche impotenza funzionale, depressione e rigonfiamento muscolare. In questo caso il trattamento potrebbe essere anche chirurgico.   Successivamente al periodo postacuto inizia una riabilitazione funzionale necessaria solo in alcuni essere operata chirurgicamente.

La  verifica delle cause esatte che hanno determinato una strappo muscolare orienta il trattamento anche funzionalmente ad una prevenzione.  Una valutazione delle abitudini alimentari osservate dal paziente è altrettanto indicata soprattutto   se si misura durante l’analisi della composizione corporea   una perdita della massa magra muscolare e\o aumento della massa grassa con tendenza all’acidificazione metabolica. Il metodo  più indicato a correggere questo fattore della strappo muscolare è la nutrizione clinica .

Il biofeedback del segnale elettrodermico è una tecnica per gestire la flogosi e dolore naturale da considerare nel trattamento dello strappo muscolare.   Il biofeedback del segnale elettrodermico attraverso la stimolazione del potenziale d’azione delle cellule ottiene una ripolarizzazione cellulare con conseguente riequilibrio dell’ambiente intra ed extracellulare, favorendo la riduzione dello stato infiammatorio, del dolore e favorendo in tal modo il recupero funzionale.  Il biofeedback si somministra in sedute programmate, la cui frequenza e estensione dipende dalla gravità dei sintomi. Le sedute di trattamento sono generalmente gradite dai pazienti, perché inducono un piacevole rilassamento.  Il biofeedback è una terapia. Pertanto è opportuno che il biofeedback sia prescritto e somministrato da un medico.  La diagnosi, le interazioni con altre forme di terapia e le controindicazioni sono oggetto di valutazioni preliminari al trattamento che avvengono tramite visita e quando necessario con tutti gli accertamenti opportuni.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore.  Il biofeedback non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Biofeedback a Roma

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